domenica 27 marzo 2011

Consumo responsabile

Da quando il "consumo responsabile" di alcol è diventato una moda grazie alle campagne pubblicitarie degli stessi produttori (più o meno, come se durante la campagna elettorale esistesse lo slogan "Votami, ma non esagerare"), la parola "responsabile" ha perso quasi del tutto il suo significato fino a sfociare nella corrente parlamentare italiana dei "responsabili".

La regina della tavola: la patata
Durante la cena di qualche notte fa, quella famosa in cui il Presidente del Consiglio non ha cantato, si sono verificati eventi simili a quelli del Nuovo Testamento, dei veri e propri miracoli: moltiplicazioni di pani, pesci e poltrone; la tramutazione dell'acqua in vino e delle patate servite a tavola in "gnocche"; la camminata sul piccolo specchio d'acqua formato dalle lacrime dei "responsabili" alla disperata ricerca di una poltrona. «Ma tutto all'insegna della sobrietà e della responsabilità», come si può leggere in un nuovo ed originale comunicato stampa della Presidenza del Consiglio. «L'importante è un consumo responsabile della cena e delle cariche politiche».
Si è pensato anche al nome per il nuovo partito: "Mangia&Bevi, Responsabile". Il probabile motto sarà "Paralleli, non tangenti", anche se il guicciardiniano "Franza o Spagna, purché se magna" ha una sfumatura internazionale che piace a molti.
Un requisito per l'accesso al nuovo partito sarà essere socio del MAH (Mazzettisti Anonimi per Hobby, dove l'anonimato risulta una condicio sine qua non per portare avanti l'hobby della mazzetta), un'associazione no-profit (sic!) con lo scopo di recuperare i soggetti "malati" che si dedicano a ricevere mazzette in modo professionale, aiutandoli a comprenderne l'aspetto ludico. La "mazzetta-dipendenza" colpisce in Italia il 7% della popolazione, secondo uno studio del MAH, che ammette di aver ricevuto mazzette da parte di un altro 5% per non fare nomi.

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