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giovedì 18 agosto 2011

Campionato delle scimmie

In Spagna la Liga è già stata sospesa, visto lo sciopero già proclamato per le prime due giornate. In Italia potrebbe accadere la stessa cosa, vista l'aria di crisi che tira, soprattutto tra i famosi "calciatori viziati". Il grande biologo Primo Primate ha proposto, però, una soluzione alternativa abbastanza interessante: trasformare la Serie A in un campionato di scimmie, la soluzione più economica e più "umana" per mantenere un certo livello nel nostro calcio.
Il calcio d'inizio sarebbe così
«Vedendo il successo planetario del film con le scimmie capaci di dominare il pianeta (in Italia dovrebbe uscire verso settembre), mi è venuta questa idea brillante», dice Primo.
«Si potrebbe fare un bel 4-4-2: un agile lemure in porta, due rapidi uistitì come terzini, due rocciosi gorilla come centrali di difesa, a centrocampo bonobo, macachi, scimpanzé e babbuini, nonché una brillante coppia d'attacco con un gibbone ed un cercopiteco, senza considerare tutte le altre specie di scimmie da tenere in panchina. In questo modo svuoteremo gli zoo ed aiuteremo gli animali ad integrarsi nella società, sperando che non si montino la testa se diventano vere stelle del pallone».
«Mi hanno già contattato da Madrid (dove vogliono trasformare il Real Madrid nel Real Mandril, ossia Real Mandrillo), perché sono molto interessati all'idea: tra l'altro, come sempre, il calcio spagnolo avrebbe un grande vantaggio nella cantera, visto che solo in spiaggia vivono le fortissime bertucce di Gibilterra. Questa circostanza mi ha aperto gli occhi: il calcio da primati potrebbe riportare ad una nuova colonizzazione in Africa nel tentativo di prendere i migliori talenti scimmieschi per immetterli poi nel mercato europeo, ma forse è un rischio che va corso, sperando che le scimmie non capiscano l'importanza che avranno nella società occidentale, trasformandosi in "animali viziati" che in qualsiasi momento potrebbero mostrare il loro potere», conclude Primo.
«Dal punto di vista del marketing sarebbe una trovata geniale: potrebbe chiamarsi Serie A Orfei (dinastia circense che offrirebbe anche tutti gli arbitri, vista la loro esperienza nel domare animali selvatici) e sarebbe il migliore spot contro il razzismo. I razzisti che vanno allo stadio hanno l'abitudine di fare il verso della scimmia o di lanciare banane e noccioline per insultare i calciatori di colore: questo atteggiamento sarebbe da escludere se si vuole evitare una rivoluzione delle scimmie in campo», propone il nostro grandissimo esperto di marketing, il Prof. Nick Ads Brainstorming.

martedì 2 agosto 2011

L'anima della dieta

Per tutte coloro che sono soddisfatte dei sacrifici fatti per essere in forma anche quest'anno, ma che reputano che la loro linea può essere ancora migliorata, arriva una nuova dieta dalla Spagna, elaborata dal Prof. Jesús Desalmado, che ha inventato l'ormai celebre dieta dei 21 grammi.
«Dicono che l'anima umana pesi 21 grammi e che abbandoni il corpo nel minuto successivo alla morte. A partire da questa teoria scientifica abbiamo deciso di intervenire per eliminare gli ultimi grammi, quelli che si accumulano sui punti chiave del corpo (michelines, nalgas, parpados, etc., recita il profe in spagnolo), e rendere perfetta qualsiasi silhouette», ci spiega Jesús.
«Dai miei studi risulta che non tutte le anime hanno lo stesso peso: in una signora di Toledo, che va molto in chiesa, abbiamo rintracciato un'anima di quasi 2 chili. Tale constatazione rende evidente come i progressi che si possono fare con la mia dieta siano rilevanti: quasi tutte le modelle (che sfilano attualmente sulle più importanti passerelle del mondo)  sono venute da me, per cui molti stilisti riscontrano in loro una figura ideale per indossare i loro abiti, ma anche una certa assenza, che li porta a parlare di quasi ogni top model come bella senz'anima».
«In ogni caso, so che in molti pensano che bisogni morire per perdere l'anima, ma non è così, anzi, visto che in un paio di sedute si riesce a sterminare qualsiasi rappresentazione mitologica di Psiche. Il procedimento è semplice: basta far vedere un po' di cinema impegnato a gente che ha visto al massimo qualche cinepanettone (questo è il livello di clienti e pazienti). L'ironia della sorte è che il film che dà più risultati è proprio Arancia Meccanica di Kubrick (forse perché all'inizio la gente a dieta pensa che la frutta faccia parte di un'alimentazione sana)».
«C'è anche l'opzione ancora più indolore di cedere la propria anima a Faust Mefisto, un antiquario amico mio, a cui piace comprare cose antiche ed obsolete, che molte persone non sanno più usare, proprio come potrebbe essere un'anima».
Ecco come si svolge una seduta del valore di 1.200 euro
«Questa dieta è una farsa non solo perché come tutte le altre garantisce di perdere peso (che si recupera facilmente nei pochi giorni successivi), ma anche perché non si può perdere una cosa che non esiste. Affermare che la perdita dell'anima comporta una perdita di peso è come sostenere che farsi praticare una lobotomia sia il modo ideale per diventare un pezzo grosso», muove una critica costruttiva il grande epistemologo A. Teo Bestemmione.

mercoledì 18 maggio 2011

Primavera spagnola

Da qualche ora i mass media nazionali ed internazionali hanno iniziato a parlare dell'ondata di proteste in Spagna, le cui città sono ora al centro di una piccola rivoluzione democratica e non violenta contro gli abusi dei poteri forti e dei politici corretti.
Democrazia, pueblo unido, etc.
«È il bel tempo che spinge molti giovani a bivaccare in piazza», fanno sapere le fonti governative.
«Quando si avvicina l'estate, si tirano fuori tende e sacco a pelo, è un classico.
Non si riesce a capire, però, quale sia il collegamento tra l'occupazione del suolo pubblico e la voglia di democrazia reale», conclude il Ministro degli Interni, Alfredo Péres PegaChavales.
«Gli amici italiani mi dicono che in Spagna c'è la democrazia reale, visto che c'è il re, un bel re, ma forse non hanno capito bene il senso della nostra protesta», dichiara uno degli organizzatori di democraciaparatodos.es, José Perroflauta.
«L'influenza spagnola, agli inizi del secolo scorso, sterminò milioni di persone in tutto il mondo. Speriamo che questa volta non ci sia una grande influenza e che in Italia nessuno si contagi con questa voglia di democrazie reale», dichiara la pasionaria Santanchè.

sabato 2 aprile 2011

Data di scadenza politica

L'annuncio odierno di José Luis Rodríguez Zapatero, che ha deciso di non ricandidarsi come premier alle elezioni politiche del 2012 in Spagna, non ha stupito una commissione segreta del Parlamento Europeo, la Commissione per i Rifugiati in Politica, che da anni studia il fenomeno per il quale i politici usano le proprie poltrone come scudi per barricarsi in una scomoda posizione privilegiata e spesso al di là del bene e del male.
Zapatero facendola grossa
È allo studio, infatti, da alcuni mesi una direttiva comunitaria che introdurrebbe la data di scadenza dei politici.
Non sarebbero più possibili, quindi, né un "Andreotti VII" né un "Berlusconi IV", anche se c'è una grossa resistenza da parte degli esponenti italiani come il Dr. Amato Poltrona, che sostengono la teoria secondo la quale il segreto di una buona leadership consiste esclusivamente nella perpetrazione del potere fine a sé stesso, possibilmente in stile mafioso.
"Due legislature e poi scadi", questo è il motto, preso alla lettera dal povero ed ingenuo Zapatero.
Resta, comunque, la possibilità di introdurre almeno il cd. termine minimo di conservazione, indicato spesso e volentieri dalla dicitura "da consumarsi preferibilmente entro il", che aiuterebbe a capire quando un politico è da cambiare, almeno per evitare l'odore nauseabondo che emana.
Non si è ancora capito come agire nei confronti del nepotismo (una forma insana di riprodurre il potere politico grazie alla genetica, che allunga la data di scadenza politica di un essere umano attraverso l'accoppiamento e la successiva assegnazione di cariche politiche ai propri "cuccioli"), se non con una maledizione vudù da lanciare nei confronti delle stirpi politiche più preoccupanti al fine di evitare la proliferazione di tanti piccoli "Renzo Bossi" e "Jean Sarkozy".
Grandi produttori di Hollywood come Harry Rocky Terminator Potter hanno già fatto capire che, se la tendenza si affermasse, non si farebbero più né remakes, né cicli di film di supereroi.