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mercoledì 27 luglio 2011

Bikini oro nero

Il Giornale del Lusso riporta l'attenzione sulla moda mare 2011, pubblicando un'inchiesta estiva del Dr. Bling-Bling, cattedratico dell'Università del Lusso, sulle nuove tendenze in materia dei più bei bikini. Argent Alapage, celebre stilista francese, ha creato un originale due pezzi (alla portata di pochissime tasche), fatto esclusivamente di petrolio, che è stato presentato proprio in una sfilata presso la facoltà diretta dal Dr. Bling-Bling, il prestigioso dipartimento di Soldologia e Sboronologia Applicata.
All'ultimo grido... dell'ambiente
«L'oro nero risalta alla perfezione sui corpi abbronzati delle belle e giovani donne da cui bisogna sempre farsi accompagnare», illustra Argent.
«Questo prodotto di alta moda, vera haute couture da spiaggia, questo bene di lusso esasperato non avrà un prezzo standard, che invece dipenderà dalle oscillazioni del valore del barile di greggio, nonché dall'ispirazione dello stilista nel disegnare gli schizzi che poi dovranno essere applicati dalla cliente».
«Il petrolio doveva sbarcare prima o poi nel mondo della moda per il suo valore come materia prima. Bisogna poi ricordare che non c'è niente di più esclusivo di inquinare spiagge paradisiache, mai toccate da plebei sversamenti di greggio, sprecato sulle coste di una località marittima qualsiasi, quando potrebbe decorare il corpo di una jolie gonzesse presque gratuite», chiosano Argent e Bling-Bling.

martedì 12 luglio 2011

Sicurezza lussuosa

"Libere di sentirsi sicure" recita lo slogan che ha segnato la distribuzione di opuscoli contenenti le regole di buon senso che ogni donna (cosciente del fatto che andrebbero evitati i vestiti appariscenti nelle situazioni più a rischio) dovrebbe rispettare per non essere aggredita nel Comune di Roma. Il vademecum per la sicurezza delle donne, distribuito a partire da oggi in migliaia di esemplari nella metropolitana della Capitale, dovrebbe essere uno strumento utile per non essere violentata, anche grazie alla promozione di un aggeggio elettronico, un piccolo localizzatore gps, il Petra, un vero fiore all'occhiello della sicurezza privata. La sicurezza è da considerarsi, quindi, un lusso, visto che sembra essere a pagamento? Per essere sicure di poter stare al sicuro bisogna proprio pagare? Fortunatamente ci sono anche altre iniziative del Comune di Roma e del Ministero delle Pari Opportunità.
Sicura di potertelo permettere?
«C'è una convenzione con il Vaticano: la Securitas Vaginarum. Grazie ai vantaggiosi patti con la Santa Sede una qualsiasi donna romana potrà avere a disposizione un religioso (con aspetto da religioso) che la seguirà in ogni dove senza contare la possibilità di contrattare l'opzione grazie alla quale il suo addetto alla sicurezza divina potrà ricordarle cosa è peccato. Questa opzione è appetibile, visto che i bambini delle baby gang ed i delinquenti di altre religioni si terranno ben lontani da un prete», indica Ale Magnotutti, un grandissimo esperto di sicurezza urbana, che collabora a stretto contatto con il Comune di Roma. 
«C'è, poi, un'altra convenzione con i calciatori della Roma e con la FIGC: ogni turno di squalifica comporterà la condanna a 50 ore di servizio per la comunità, consistente nell'accompagnare donne sole. Forse bisogna limare qualche aspetto di questa opzione, visti i problemi di ordine pubblico che potrebbero essere creati dalle reazioni delle restanti donne alle "scoattate" di quelle accompagnate da un calciatore di Serie A, che si sentirebbero come delle vere e proprie veline», argomenta Er Sor Sicuro, soprannome che Magnatutti ha guadagnato per la sua mania per la sicurezza a causa della quale ha sempre detto a tutti la famosa frase "sicuro, stai tranquillo", che a Roma comporta risposte scomode.
«Per tutti quelli che non fossero né credenti, né romanisti abbiamo pensato anche ad un'altra opzione: abbiamo già sottoscritto una convenzione con la Camorra del Garigliano, un'organizzazione non proprio a delinquere, che lavora da anni nella sicurezza dei propri affiliati, pardon clienti. Avere tutto per sé (ed a prezzi modici) un camorrista, che minacci di gambizzare chiunque vi guardi anche un po' male, vi permetterà di fare topless il sabato sera a Via del Corso », conclude Magnotutti, evidentemente soddisfatto del suo modo di parlare della sicurezza come se fosse un bene o un prodotto realmente in commercio.

sabato 4 giugno 2011

Il profumo dell'acqua a Parigi

Sarà la fragranza dell'estate, un nuovo classico della sofisticatezza parigina: l'Eau de Paris. Si fa un gran parlare di questo nuovo profumo, che da circa un anno sta impazzando a Parigi.
«Eravamo piuttosto stufi degli ultimi profumi di moda a Parigi, il Veolia ed il SUEZ, che in fondo producevano lo stesso profumo, l'Eau de l'Argent. Aveva un bouquet pretenzioso, mentre questo nuovo profumo è semplice, visto che è fatto essenzialmente d'acqua», ci spiega il nostro esperto di profumi, Jean-Baptiste Gré-noue-île.
L'acqua di classe è un profumo
«Si può comprare in metri cubi: è un'unità di misura grazie a cui è molto veloce e facile riempire flaconcini o bottigliette in grandi quantità», ci informa una stilosa creatice di profumi come Sara Referendum, «per cui l'Eau de Paris è molto meno cara di qualsiasi suo concorrente».
«La distribuzione è capillare: i rubinetti di casa o le fontane per strada garantiscono che sia alla portata di tutti nell'ottica di un'estensione massima del lusso di questo prodotto, che risulta essere tanto prezioso grazie alla perfetta simbiosi tra le forti note olfattive dell'H2 e l'odore dolce e delicato dell'O».
«Avevamo pensato di chiamarlo "acqua pubblica per tutti", ma ci è sembrato troppo audace dal punto di vista politico; o ancora, "acqua di fonte", "acqua di rubinetto" o "acqua di fontana", ma sono tutti nomi che non avrebbero avuto la grazia e l'eleganza di qualsiasi cosa che proviene dalla Francia. È così bello pensare all'acqua come un "bene di lusso alla portata di tutti" e perciò "tutelato e monitorato per garantire la salute dei cittadini"».

martedì 10 maggio 2011

Ci va di lusso

Oggi è partita una grande iniziativa editoriale de Il Giornale con l'inaugurazione del sito internet de Il Giornale del Lusso.
Mai, mai più senza
«Perché il lusso è una realtà che ancora è capace di farci sognare, a dispetto di tutto, a costo zero», si può leggere nell'articolo di presentazione del sito a firma del tal Davide Passoni.
«Si tratta pur sempre dell'ultimo segmento a entrare in crisi e il primo a uscirne», afferma il presidente di Fondazione Altagamma, Santo Versace.
È evidente, allora, che vanno analizzati i motivi alla base di questa presunta necessità dell'essere umano, che non potrebbe fare a meno di beni che non sono esattamente di prima necessità.
Raccoglieremo opinioni su temi scottanti come "Alta Orologeria", "Design@Home", "Lusso Hi-Tech" o "Motori&Stile" (categorie scelte a caso tra quelle trattate da "Il Giornale del Lusso").
Cose che interessano a tutti
«Il lusso è un fattore scatenante di molti comportamenti umani», ci spiega bene il nostro psicologo preferito, il Prof. De Mente.
«La maggioranza degli esseri umani farebbe di tutto per avere un po' di lusso, che infatti miete molte, ma molte più vittime dell'asfissia autoerotica. Si deve, inoltre, segnalare che il lusso è una sublimazione della famosa gara "a chi ce l'ha più lungo"».
«In realtà, il lusso è quel sentimento che ci spinge a prenotare due settimane di vacanza in Costa Smeralda, chiedendo un finanziamento per poi mangiare fagioli durante mesi per poter pagare il debito», conclude il Dr. Bling-Bling, cattedratico dell'Università del Lusso.