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venerdì 23 settembre 2011

Tante altre liste da fare

Oggi, in Italia, è giorno di liste, si sa. La lista della spesa dei politici gay omofobi ha scatenato un vespaio di polemiche in attesa di essere ulteriormente aggiornata. In una giornata di outing (sebbene tutto da verificare) è importante sapere che nel nostro paese si può tirare fuori veramente tutto, purché la gente ne sia interessata.
La nuova creazione del webmaster Cris I. Maledetta, www.listafuoritutto.it, si ripromette di cavalcare l'onda lunga delle liste di persone da segnalare a causa di peculiarità fisiche o morali (ma anche di gusti o di hobbies), che possano risvegliare la curiosità dei consumatori di fenomeni culturali da baraccone.
«Il nostro sito garantirà liste di tutti i tipi», spiega Cris, «con lo scopo di calunniare gratuitamente personaggi famosi (senza alcun merito) e non. La prossima lista che pubblicheremo sarà quella dei politici che amano troppo gli animali (in senso biblico); poi verrà il turno della lista degli asessuali (individui che scandalosamente non hanno alcun interesse per il sesso, grave handicap in politica); succes- sivamente quella dei "politici che predicano bene e razzo- lano male"; ed infine quella dei leghisti musulmani e/o meridionali».
Presto tutti faremo parte di una qualsiasi lista, forse nera
«Stiamo lavorando a tanti altri vari tipi di liste, tra cui spicca una lista di politici intelligenti che fingono di non esserlo: al momento, ne abbiamo due, non so se questa riusciremo mai a pubblicarla. Stanno arrivando molte calunnie per email, visto che sono in molti a sostenere che esistano anche politici intelligenti tout court per farne una lista», termina Cris, immerso tra decine e decine di segnalazioni anonime, che assegnano vari vip alle liste più svariate.

venerdì 6 maggio 2011

Voglio di più

Stamattina ci è arrivato in redazione un'inatteso plico anonimo. Ci abbiamo pensato su tutto il pomeriggio, visto che dovevamo valutare l'opportunità di pubblicarne il contenuto, ma alla fine abbiamo deciso che i lettori avevano diritto a conoscere il contenuto della "Lista", la lista del Movimento di Responsabilità Nazionale.
Con le buone maniere...
Non si tratta di una lista elettorale, come si potrebbe pensare in riferimento ad un vero partito politico.
È solo la lista redatta da Scilipoti & Friends dopo aver ottenuto i sottosegretari tanto agognati, sapendo che ora si può chiedere qualsiasi altra cosa.
Eccone i sette punti:
1) Avere solo veline e gieffine delle migliori annate (gratis);
2) Intitolare una piazza ai responsabili in ogni città d'Italia;
3) Inventare la carica di "consulente sottosegretario portaborse" vitalizio per assegnarla a persone meritorie ed ovviamente responsabili;
4) Reintrodurre lo ius primae noctis sulle figlie degli esponenti dell'opposizione;
5) Ritornare al "voi" per tutte le persone importanti per motivi che esulino dal loro valore personale;
6) Abolire la meritocrazia, vista la sua palese inutilità;
7) Ottenere la Basilicata a titolo di vassallo, le Marche a titolo di valvassore e l'Umbria a titolo di valvassino.
«Voglio ciò che mi spetta, lo voglio perché è mio, mi spetta», si può sentire nel cd musicale allegato.

lunedì 28 marzo 2011

Le dieci cose per cui fa pena vivere

Il successo di un'iniziativa si vede anche dal livello della gente che partecipa. Nella redazione di Villa Certosa di Repubblica è arrivata una nuova lista con il tipico formato pizzino sulla scia di quella pubblicata da Saviano.
Durante la redazione della lista
La firma è autorevole: Silvio Berlusconi. Il titolo della lista è commovente: 10 cose per cui fa pena vivere.
Abbiamo deciso di pubblicarla noi di notiziedel futuro:
1) i poveri (anche se sono sicuro che non esistono) o mangiarne i loro bambini come i comunisti;
2) Tutte le sigle del Bagaglino in cui non si fanno allusioni sessuali;
3) Visitare la tomba di sconosciuti come il Milite Ignoto, lasciando sola ed abbandonata quella di Craxi, che andrebbe visitato per gratitudine;
4) Tutti i gol contro il Milan, frutto di arbitraggi faziosi dal punto di vista politico;
5) Il fatto che mi abbiano confessato che "L'elogio della pazzia" di Erasmo da Rotterdam non sia un manuale di auto-aiuto;
6) La musica del denaro fatto in modo onesto;
7) Tuffarsi fra i propri contatti ed i prestanome più inconfessabili, sperando di non essere costretto a farli sparire nel fondo di qualche specchio d'acqua;
8) Sognare di tornare in Italia fra qualche anno grazie all'estradizione;
9) Fare sesso con amore, sapendo che l'amore è quella cosa per la quale servono soldi (non importano le nazionalità, né il posto dove si fa: ad una festa con bunga-bunga una volta, ho conosciuto, ma senza farci assolutamente niente, una napoletana-libica);
10) Dopo una giornata di duro lavoro (non si diventa ricchi, belli e grandi statisti senza lavorarci un po') sapere che ci sarà sempre qualcuno a difendermi: Ghedini.
C'era anche una to-do list
Dietro la lista c'era anche una sorta di to-do list, ma, non essendo firmata, è tutta da verificare la sua paternità.
1) Non chiamare più le gnocche, perché causano problemi;
2) Fare un film su di me, che non sia di parte e che dica la verità. Attore protagonista: Riccardo Scamarcio;
3) Comprare nuovi parlamentari;
4) Chiamare Fede, che chiami Lele, che chiami qualcuna;
5) Convincere tutti, ma proprio tutti, del complotto contro...