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martedì 12 luglio 2011

Sicurezza lussuosa

"Libere di sentirsi sicure" recita lo slogan che ha segnato la distribuzione di opuscoli contenenti le regole di buon senso che ogni donna (cosciente del fatto che andrebbero evitati i vestiti appariscenti nelle situazioni più a rischio) dovrebbe rispettare per non essere aggredita nel Comune di Roma. Il vademecum per la sicurezza delle donne, distribuito a partire da oggi in migliaia di esemplari nella metropolitana della Capitale, dovrebbe essere uno strumento utile per non essere violentata, anche grazie alla promozione di un aggeggio elettronico, un piccolo localizzatore gps, il Petra, un vero fiore all'occhiello della sicurezza privata. La sicurezza è da considerarsi, quindi, un lusso, visto che sembra essere a pagamento? Per essere sicure di poter stare al sicuro bisogna proprio pagare? Fortunatamente ci sono anche altre iniziative del Comune di Roma e del Ministero delle Pari Opportunità.
Sicura di potertelo permettere?
«C'è una convenzione con il Vaticano: la Securitas Vaginarum. Grazie ai vantaggiosi patti con la Santa Sede una qualsiasi donna romana potrà avere a disposizione un religioso (con aspetto da religioso) che la seguirà in ogni dove senza contare la possibilità di contrattare l'opzione grazie alla quale il suo addetto alla sicurezza divina potrà ricordarle cosa è peccato. Questa opzione è appetibile, visto che i bambini delle baby gang ed i delinquenti di altre religioni si terranno ben lontani da un prete», indica Ale Magnotutti, un grandissimo esperto di sicurezza urbana, che collabora a stretto contatto con il Comune di Roma. 
«C'è, poi, un'altra convenzione con i calciatori della Roma e con la FIGC: ogni turno di squalifica comporterà la condanna a 50 ore di servizio per la comunità, consistente nell'accompagnare donne sole. Forse bisogna limare qualche aspetto di questa opzione, visti i problemi di ordine pubblico che potrebbero essere creati dalle reazioni delle restanti donne alle "scoattate" di quelle accompagnate da un calciatore di Serie A, che si sentirebbero come delle vere e proprie veline», argomenta Er Sor Sicuro, soprannome che Magnatutti ha guadagnato per la sua mania per la sicurezza a causa della quale ha sempre detto a tutti la famosa frase "sicuro, stai tranquillo", che a Roma comporta risposte scomode.
«Per tutti quelli che non fossero né credenti, né romanisti abbiamo pensato anche ad un'altra opzione: abbiamo già sottoscritto una convenzione con la Camorra del Garigliano, un'organizzazione non proprio a delinquere, che lavora da anni nella sicurezza dei propri affiliati, pardon clienti. Avere tutto per sé (ed a prezzi modici) un camorrista, che minacci di gambizzare chiunque vi guardi anche un po' male, vi permetterà di fare topless il sabato sera a Via del Corso », conclude Magnotutti, evidentemente soddisfatto del suo modo di parlare della sicurezza come se fosse un bene o un prodotto realmente in commercio.