Sono tante le questioni sollevate negli ultimi giorni da prossimi premi Nobel come Brunetta e Stracquadanio: l'occupazione di internet da parte di gente della sinistra (vista la cronica mancanza di attività alternative), il reale valore di un precario (che rappresenterebbe il peggio dell'Italia, nonostante le più varie smentite ed alternate versions), l'utilizzo di internet per scopi personali da parte del personale di enti pubblici (un po' come i parlamentari che giocano online con i loro iPad durante una seduta). A mo' di libro bianco delle attività degli italiani online verranno pubblicati domani due rapporti annuali di due organismi che, pur essendo molto diversi, la sanno veramente lunga sul pubblico online.
Internet: posto fisso da precario |
«Gli utenti ci dicono tutto nel loro profilo online per aiutarci a capire come possiamo migliorare l'esperienza online», ci anticipano dall'ufficio stampa del WUSP (Webmaster Uniti Siti Porno).
«Il 100% dei nostri utenti di sesso maschile (di utenti di sesso femminile ne abbiamo 4) dichiara che la cosa più a sinistra che ha mai votato è stata Iva Zanicchi, che trascorrono tutto il loro tempo libero digitando parole come amatoriale italiano nei motori di ricerca con l'unica mano libera a disposizione e che spesso si collegano dal posto di lavoro (che nel 94% dei casi è un ufficio pubblico)».
«I nostri utenti, invece, sono tutti di sinistra, guardano film impegnati, ascoltano musica impegnata, firmano petizioni di ogni tipo (purché mosse da cause nobili) e dichiarano di passare online 47 minuti al giorno al massimo, visto che hanno da fare i loro turni da precari part-time di 18 ore e quasi non resta il tempo necessario per mangiare, dormire ed avere progetti futuri», ci comunicano quelli del SI (Siti Impegnati, associazione no profit che ha lo scopo di accorpare le realtà online italiane che si occupano di rendere il mondo un posto migliore senza l'aiuto di gruppi Facebook come www.nanomaledetto.it, www.piovegovernoladro.it, www.avaaz.org, www.giocoallasnai.it e tante altre ancora).
«La teoria degli esponenti del PdL ne esce ridimensionata: il tipico onanista online sarebbe perlopiù di centrodestra e dedicherebbe a questa attività tutto il tempo che gli avanza dalla ricerca di donne e soldi nella vita reale. È un peccato non avere ancora a disposizione i dati di siti di incontri online come nirvam e tutti gli altri per avere un'immagine più vivida delle interazioni degli italiani nel mondo di internet», cerca di chiarire il Dr. Smanettoni, esperto di tutte le emozioni virtuali che riescono ad entrare in un server di 2 giga. «L'utente online di sinistra dedicherebbe, invece, pochissimo tempo ad internet, ma lo farebbe fruttare meglio, visti i tre master e le due lauree che ha di media (titoli di nessuna utilità nel mondo del lavoro, circostanza in base alla quale si cerca da anni di prolungare la formazione dei giovani per allontanare il momento in cui si renderanno conto del fatto che formazione e lavoro non fanno parte dello stesso discorso in un eterno circolo vizioso che impoverisce le persone che provano ad emergere studiando e migliorandosi)».
«Ovviamente vanno esclusi i blogger di ogni tipo che si dedicano esclusivamente a fare disinformazione, cercando di ottenere un maggior numero di utenti, adulandoli in base alla tecnica della captatio benevolentiae», conclude il sempre brillante esperto di comunicazione e marketing online, il Professor Brainstorming.