Tassi di interesse contro i gay

Il vicepresidente del CNR, Roberto De Mattei, ha partorito una nuova ed interessante teoria sul rialzo dei tassi di interessi, effettuato proprio oggi dalla Banca Centrale Europea: servirebbe, infatti, ad arginare la piaga gay nei paesi Euro.

La sa lunga quest'uomo qua...

 «Innalzare e drizzare, alzare ed elevare, rialzare ed erigere sono sinonimi, l'ho imparato al CNR in un testo di Silviano, un attualissimo scrittore latino del IV secolo d.C., arcivescovo di Trombingia, (era il cristiano Salviano, invece, ad affermare che l'Impero Romano  era caduto a causa degli omosessuali e dei loro costumi lascivi; a distanza di secoli un quasi omonimo scriverà Gomorra) che predicava l'innalzamento dello spirito attraverso l'accoppiamento con bellezze minorenni

I tassi belli eretti e dritti, alti e forti, sono qualcosa di buono, purché non vengano utilizzati con fini effeminati.

Tutte le famiglie ne trarranno giovamento, visto che questa misura lotterà contro l'inflazione, famosa trappola gay per l'economia. Si sa che c'è una relazione invertita (forse voleva dire inversa, NdR) tra disoccupazione ed inflazione secondo la celebre "Curva di Phillips". Orbene, quando crescono i prezzi, la disoccupazione diminuisce ed è quello che vogliono i gay: che tutti gli uomini lavorino per farli travestire da chirurgo, poliziotto, indiano d'America o meccanico, per poter consumare le loro perversioni sessuali.

Tutti sanno, inoltre, che gli omosessuali hanno un tenore di vita elevato (comprano di tutto come una donna), per cui innalzare il prezzo del denaro potrebbe essere un modo per sterminarli a medio termine, anche perché un terremoto non saprebbe distinguerli, per cui ci potrebbero essere anche vittime innocenti, come gli eterosessuali».