È una storia strappalacrime quella che verrà raccontata oggi dalle pagine di notiziedelfuturo. Ciro (nome di fantasia) è sempre stato un bambino disadattato nella Napoli dei nostri giorni, visto che non nutre nessuna ammirazione per la squadra di calcio di De Laurentis, che non riconosce la divinità di Maradona (ma neanche di Cavani o Lavezzi), che odia i neomelodici, che adora leggere e che pensa che i camorristi non siano persone perbene. Il risultato di tali opinioni è sempre stato scontato: non ha mai avuto amici.
Sacchetti con bambino a Napoli |
«Fino a poco tempo fa, ma da poco ho conosciuto Etto, che è subito diventato il mio migliore amico», ci dice con le lacrime agli occhi il piccolo Ciro.
«Etto è il diminutivo di "sacchetto", è una capiente busta nera alta più o meno quanto me (un metro e venti) che ha vita propria come in un film d'animazione di quelli che vanno al cinema, ma in questo caso la fantasia supera la realtà».
«Con Etto abbiamo un patto: io lo difendo dalla gente che vuole bruciarlo o schiacciarlo con la macchina e lui mi difende dagli altri bambini prepotenti, sputando parte del suo contenuto».
«Sono contento di avere un amico come lui, mi fa sentire meno solo, anche se ha un po' la puzza sotto il naso, visto che è colto ai limiti della saccenza (forse contiene testi universitari, visto che l'ho trovato fuori alla Federico II). Comunque, ci sa fare, anche se poi l'unica vera puzza che mi interessa è quella che emana, riuscendo così ad allontanare tutti i malintenzionati che provano ad avvicinarmi per farmi andare a comprare un po' di droga».
«Non so bene quando ho acquisito una coscienza (in tal senso, la Chiesa non si è ancora espressa), ma penso che si dovrebbe trovare il modo di addivenire ad una convivenza pacifica tra umani e rifiuti nella Regione Campania, visto che si sa benissimo che un'emergenza rifiuti che dura da tanti anni non può essere più considerata tale, per cui urge ripensare il rapporto tra cittadini, spazzatura e camorra», dichiara in uno slancio ecumenico l'eroico e lucido Etto.
Manca in sottofondo la musica di Forrest Gump, come fa Studio Aperto in estate coi servizi sugli animali.
RispondiEliminaComunque pare che Ciro non abbia amici anche perchè ritiene il "miracolo" dello scioglimento del sangue di san Gennaro una superstizione e che nel suo portachiavi non ci siano cornini rossi.
Viva Napoli, speriamo che adesso sia possibile restituire ai Napoletani ed al mondo una delle città più affascinanti che ci siano.
Adottiamo tutti un sacchetto!
RispondiEliminaBellissimo!
RispondiEliminaGrazie mille per il commento... ti ho arricchito nel Cristo ;-)
CIAO!!!
@NKW, @Baol: è una storia tristissima, forse è meglio che ogni italiano adotti un sacchetto ed un bambino napoletano... e che ci facciano un servizio del telegiornale al giorno...
RispondiElimina@Lario: sei un grande...