sabato 11 giugno 2011

Casello di casa mia

Contravvenendo qualsiasi regola del buon giornalista, sono costretto a dare una notizia basata su di un'esperienza vissuta in prima persona. Tornando a casa stamattina, ho trovato un casello all'inizio della stradina in cui abito. Il casellante mi ha detto: «Abbiamo appena iniziato, siamo in fase di sperimentazione. Può trovare tutta l'informazione sul sito www.casellipertutti.it, però non dimentichi di darmi i 10 centesimi del pedaggio». Ovviamente c'era bisogno urgente di documentarsi.
Andare a fare un giro sarà caro
Sul sito si può leggere che la costruzione di un bel casello è una forma di civiltà, visto che permette a tutte le persone abbienti di dimostrare che con i soldi si può andare ovunque.
«La famosa riforma fiscale, di cui tanto si parla, è impossibile, non ci sono soldi; non solo si pagherà il pedaggio sull'A3 e sul GRA, ma forse saremo costretti a mettere dei caselli anche all'entrata di qualsiasi casa privata per monetizzare (basterà cambiare la classica definizione di passo carrabile con passo pagabile), circostanza che potrebbe causare un vero e proprio tracollo del fiorente mercato dei box auto», ci rassicura il Dr. Spendispandieffendi, l'esperto del Ministero del Tesoro che sa sempre cosa fare con i soldi degli altri.
«I caselli urbani saranno molto utili sotto tanti punti di vista: per esempio, ridurranno la disoccupazione, vista la futura grande richiesta di casellanti (ovviamente tutti i posti saranno assegnati secondo i criteri del più rigoroso nepotismo); inoltre garantiranno una maggiore sicurezza per i cittadini, visto che, grazie ai micropagamenti dei pedaggi ai caselli situati a poche centinaia di metri l'uno dall'altro, si potranno ricostruire tutti gli spostamenti di ogni cittadino automunito», ci illustra Folle Banderuola, il nostro opinionista politico che, per esempio, è a favore della creazione dell'occupazione ma anche della disoccupazione, o ancora a favore della limitazione della libertà personale ma anche della più totale libertà di circolazione dei cittadini (e, tra l'altro, è a favore sia del che del NO ai referendum) a seconda del giornale in cui scrive, del partito in cui milita o della mano che gli dà da mangiare.
«"La povertà non garantisce la libertà: non fare il pezzente, comprati il nuovo CasellOmniPass" sarà la slogan della nuova card per semplificare il passaggio al casello. Io già ne ho uno: costa solo quarantamila euro all'anno e permette di passare in modo indolore al casello, di fare la mano morta alla casellante (molte saranno ventenni brasiliane), di saltarsi i semafori (anche e soprattutto con il rosso) e di inseguire le ambulanze con la sirena accesa senza essere costretti a fingere di essere un parente della persona trasportata», ci spiega, facendo come sempre l'occhiolino, il nostro esperto di marketing, il Professor Nick Ads Brainstorming.

8 commenti:

  1. sì, tanta occupazione fino a quando metteranno il viacard e poi addio alle brasiliane... :o)

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  2. Marisa, le brasiliane non se ne andranno mai (fin quando saranno giovani, belle e disponibili)...

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  3. Ah, il buongiorno del casellante dopo il caffè mi va proprio a completare la sveglia mattutina

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  4. Il casellante (o la casellante) potrebbe essere proprio come un amico, sempre presente, che potrebbe migliorarci la vita (a pagamento, però, di questi tempi, bisogna accontentarsi)...

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  5. il buongiorno del casellante... questa è davvero buona, soprattutto perchè non ne ho mai trovato UNO che mi salutasse!!

    io comunque vado in bici.. w la povertà

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  6. Se non avessi dichiarato apertamente che le notizie del tuo blog sono inventate avrei potuto pensare che il ministro esperto dei soldi degli altri ha veramente rilasciato quelle dichiarazioni...ma dì la verità, tu menti quando dici di mentire? ;-)

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  7. Diciamo che cerco di mentire con costrutto...

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