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domenica 18 settembre 2011

Buffet libero di Obama

Obamalandia - Obama ha deciso: presenterà una legge che aumenterà le tasse per i più ricchi, ispirata dalle parole del mitico Warren Buffett (da cui prenderà anche il nome questo provvedimento, "Buffett Rule"), il secondo uomo più ricco degli Usa (dopo Bill Gates). Oltre alla scontata e naturale opposizione dei repubblicani, il Premio Nobel per la Pace 2009 dovrà superare anche le remore della maggior parte degli economisti del pianeta
«Non so come mai non ci abbiamo pensato prima: i ricchi pagano poche tasse (anche in relazione all'evasione già perpetrata). Ci voleva un multimilionario per farci capire che forse è arrivato il momento di fargliela pagare, una tassa, intendo, magari una minimum tax comunque una tantum, o forse no», suggerisce con le idee chiare come sempre il Prof. Nomoney, consulente economico di Obama, pagato a cottimo per ogni buona idea che ha.
Finalmente tutti saranno costretti ad andare alla Caritas
«È incredibile questo accanimento, questa "Legge del Buffet Libero" invita i più poveri a sedersi alla tavola dei più ricchi, anche se non sono stati invitati. Bisogna ricordare che esiste la Caritas per tutti quelli che vogliono mangiare pur essendo poveri», dichiara la Dr.ssa Lagrana Quattrini, dell'Università di Nashville, portavoce dell'ELI (Economisti Liberi... dall'IVA, gruppo indipendente di gente che sa un sacco di cose di economia come quelli che hanno portato il sistema economico attuale sull'orlo del baratro, ma sponsorizzati da Fitch, Moody's e Standar & Poor's).

mercoledì 24 agosto 2011

Bambini attenti, adulti sicuri

I CDC (Centers for Disease Control and Prevention) hanno appena pubblicato una notizia un po' allarmante: il 9% della popolazione statunitense dai 5 ai 17 anni soffre dell'ormai celebre sindrome da deficit di attenzione e iperattività con un aumento dei casi del 30 % in soli 10 anni. Tale sindrome, conosciuta anche con la sigla inglese ADHD (Attention-Deficit/Hyperactivity Disorder), consisterebbe a grandi linee nella mancanza di concentrazione da parte di bambini ed adolescenti. Tale aumento dovrebbe far riflettere e condurre alle seguenti domande: i minorenni di oggi sono più indisciplinati di quelli di un secolo fa? C'è bisogno di psicofarmaci per arginare la scarsa attenzione dei giovani d'oggi? Non si drogano già abbastanza da soli?
Il Ritalin, il cui principio attivo, il metilfenidato (MPH), è una sorta di anfetamina, è il principale farmaco che cura questa malattia, anche se ce ne sono tanti altri. Tale disturbo non ha una causa ben definita ed i sintomi principali si possono riassumere nei comportamenti tipici da "bambino difficile" o "adolescente problematico".
La professoressa Libera Cazzata, esperta di complotti internazionali e gossip, ha deciso di fare delle rivelazioni che faranno parlare, visto che ha avuto modo di esaminare documenti segreti sulla /b/ di 4chan.
«Ovviamente si tratta di un complotto: tutti i bambini ed i ragazzi che dimostrano di poter cambiare il mondo con la propria creatività, accompagnata da un po' di sana irruenza, vengono "drogati" grazie ad un programma segreto, nato negli Usa degli anni '90, il cui nome è tutto un programma "Don't give them vegetables, turn them into vegetables" (che in Italia, come succede sempre con i film, è stato tradotto in modo approssimativo con "Anche i tuoi figli possono essere delle pacifiche zucche vuote", programma partito da poco anche nel nostro paese, più o meno da quando hanno iniziato a vendere il Ritalin, il cui principio attivo è presente anche nella tabella ministeriale delle sostanze stupefacenti proibite per legge). Tale programma, che si sta espandendo in tutto il globo terracqueo, ha lo scopo non solo di tranquillizzare i minorenni di oggi, ma anche di controllare i maggiorenni di domani», spiega tutta infervorata la Signora Cazzata (ha da tempo rinunciato al titolo accademico per darsi alla macchia e lottare contro le più preoccupanti cospirazioni e leggende metropolitane).
«Creando un alto livello di attenzione nei bambini e nei giovani (e generando un equivalente livello di calma farmacologica), si creano i presupposti per avere futuri adulti, che si limiteranno a fare il compitino per essere meglio accettati nel mainstream, il posto virtuale in cui tutti accettano tutti, purché rassegnati a fare tutti la stessa cosa, cioè vagare nel nulla di una vita senza infamia e senza lode (o, almeno, con una percentuale bassissima della seconda)».
«Saranno, quindi, un pugno di anfetamine a distruggere la creatività dei futuri rivoluzionari, che grazie ad un piccolo aiuto medico potranno avere le allucinazioni comuni a tutti i consumatori, illudendosi di poter comprare o rubare un futuro migliore magari per se stessi, ma mai per gli altri, rubando scampoli di vita comune senza rivoluzione: gli indignados in un futuro prossimo non avranno nessuna possibilità di esistere».
Non stai leggendo, ti distrai facilmente, forse hai l'ADHD
«Quando il programma avrà avuto effetto sulle generazioni future, l'unica controcultura che ci rimarrà sarà il titolo di un disco di Fabri Fibra».

sabato 6 agosto 2011

Caldo declassamento Usa

Cosa vuol dire che il rating Usa passa da AAA ad AA+? Le spiegazioni che potrebbero dare da Standard & Poor's non sarebbero tranquillizanti, per cui abbiamo deciso di ricorrere alla saggezza del Prof. Pinky, il deus ex machina della Ass & Brain's, l'agenzia di rating mentale più prestigiosa del pianeta (anche perché è l'unica).
Serve un condizionatore AA?
«Avete mai notato che le denominazioni delle varie classi di consumo energetico degli elettrodomestici e delle classi delle agenzie di rating sono quasi le stesse?», ci domanda il Prof.
«Ci sono delle lettere dell'alfabeto, accompagnate a volte dai simboli + (più) o - (meno): bisogna ricordare come la A sia meglio della C e come il più sia meglio del meno».
«In economia serve l'efficienza così come nel consumo di un condizionatore: basti pensare che in entrambi i casi si viene a capo di situazioni scottanti in cui il caldo potrebbe fare anche delle vittime».
«In ogni caso, questa somiglianza serve ad instaurare un parallelismo nella mente dei cittadini consumatori: bisogna avere fiducia nei paesi e nelle lavatrici con le A, anche se a dircelo sono delle società private (come Fitch o come la Commissione UE), visto che l'economia e la politica sono sostanzialmente la stessa cosa: si occupano quasi solo del consumo di beni, servizi e persone», conclude Pinky con il mignolo della mano destra lievemente alzato mentre prende l'ennesimo caffè.
«La perdita della classe AAA (la prima volta nella storia statunitense) è stata una scelta volontaria degli Usa, anche se in pubblico non si può affermare ciò», rivela il Prof. Nomoney, forse il miglior consulente economico di Obama«visto che, quando la situazione è così calda, bisogna fare qualcosa per raffreddarla o almeno per distrarre l'attenzione dei creditori. Da giorni si parla di commissariare i paesi nei guai, come l'Italia, e ciò potrebbe accadere anche agli Stati Uniti d'America, se i cinesi si impuntassero. Allora, basta simulare per un po' di essere peggiori debitori per far sì che per una volta al G7 si parli della crisi in senso realista, ossia come è nella realtà: borse e titoli di credito, ma anche debiti e default sono entità immaginarie, ma non per questo farà meno caldo d'estate. Il consumo di aria condizionata, che resta pur sempre aria, non sembra quindi destinato a diminuire, purché non si sappia mai chi paga la bolletta dell'umanità (anche se un sospetto, guardando nelle vostre tasche, dovreste avercelo)».

sabato 30 luglio 2011

Non c'è tempo per i debiti

L'Obamageddon finanziario si avvicina, il default è alle porte: ciò che realmente manca ad Obama per risolvere questa spinosa situazione è il tempo, l'elemento necessario a mettere tutto a posto anche se "le temps détruit tout".
I suoi migliori consulenti in materia finanziaria, J. Nomoney e Q. Notime, coadiuvati dal Prof. K. Noproblems, stanno tirando fuori idee su idee per scongiurare il fallimento Usa.
In primo luogo, visti tutti gli aiuti dati alle banche, ora si pensa di ottenere finalmente qualcosa in cambio: il governo statunitense pensa di farsi restituire tutti i soldi investiti nei vari salvataggi di ogni tipo di banca privata, chiedendo al settore bancario di controllare tutte le banche del tempo per ottenere un numero considerevole di ore da reinvestire nelle trattative per innalzare per l'ennesima volta il "tetto legale del debito".
Il tempo si scioglie, diventando l'unico vero bene di lusso
Si è pensato anche a comprare orologi, clessidre e tutti gli altri strumenti di misurazione del tempo per far sí che nessuno sia più in grado di sapere che ora sia; anche se è allo studio la possibilità di impadronirsi delle stesse unità di misura del tempo (OreMinutiSecondi) per togliere qualsiasi punto di riferimento temporale agli esseri umani, che quindi continuerebbero ad indebitarsi indefinitamente per il solo fatto dell'inesistenza del tempo (in una riedizione infinita della favola della cicala e della formica nella versione di Jean de la Fontaine).
In ultima istanza, si pensa anche all'instaurazione della legge marziale per obbligare tutti i cittadini Usa a "regalare" un bel numero di ore (che tecnicamente verrebbero requisite) della loro vita al Governo federale.
"Sento che non c'è tempo e allora un po' più in fretta farò, cercando di non lasciarmi prendere dalla solita ansia, bloccarsi non si può, cerco un nuovo contatto un po' più di controllo su quel che sto vivendo, è il  presente che mi sfugge dalle mani, ma io non mi sottraggo o almeno ci sto provando", è quello che canticchia Barack da giorni, quasi ossessionato, ripetendo "Cerco tiempo e nun ce ne sta...".

sabato 16 luglio 2011

Ticket contro l'Obamageddon

Obama è alle strette, visto che si avvicina per la sua amministrazione il momento del default, che proprio in questi giorni non ha esitato a definire come un Armageddon, una vera e propria fine del mondo. La grande idea della reintroduzione dei ticket sembra, però, potersi trasformare nell'asso nella manica del presidente Usa.
Ha vinto un Nobel, saprà fare soldi?





«Dall'altro ieri è allo studio la possibilità di creare una specie di rimborso una tantum delle spese militari dei poveri Stati Uniti d'America, il Freedom Ticket, un ticket internazionale che tutti dovranno pagare agli USA per mantenere intatti i valori della comunità internazionale che gli Usa difendono da anni con le armi che producono, facendo guerre a destra e a manca», commenta Moneymaker Threemountains, il miglior consulente del presidente in materia economica, «abbiamo preso ispirazione dall'ultima manovra italiana e dall'operato del brillante Ministro Tremonti».
«Ogni volta che bombardiamo un paese nemico, governato da dittatori nemici, che forse ospita terroristi nemici (ovviamente il concetto di nemico va contestualizzato a seconda dell'epoca in cui si vive), tutti i paesi della NATO dovranno darci 100 milioni di dollari ciascuno, visto che il nostro intervento garantisce la loro libertà. Da domani iniziamo con gli arretrati, così potremmo raccogliere i soldi per ripianare il debito Usa e magari invadere buona parte dell'Asia», conclude Threemountains.
«Non bisogna accettare questo ricatto! Anni di cattiva gestione dei soldi pubblici non devono essere risanati dall'intervento delle vittime della stessa. Interverremo facendo saltare il sistema informatico con il quale tutti gli stati cercheranno di pagare attraverso Western Union o PayPal», si può leggere in una pagina criptata di Wikileaks e/o Anonymous.

giovedì 5 maggio 2011

Fotogenia terrorista

Perché non ci sono foto del cadavere di Osama Bin Laden? E perché Obama non vuole mostrarle all'opinione pubblica  nel caso remoto in cui le stesse realmente esistano?
Indovina Chi?
Due importanti esperti internazionali hanno deciso di fare luce sul tema.
Per evidenti ragioni di sicurezza tali fonti resteranno anonime.
«Obama custodisce gelosamente le foto del povero cadavere di Osama vicino al suo Premio Nobel», ci fa sapere la nostra fonte anonima, che ha un amico al Dipartimento di Stato U.S.A., che porta il caffé a Hillary Clinton tutti i giorni, «visto che ha intenzione di farne un calendario allegato a quello dei pompieri di New York per raccogliere fondi utili a finanziare l'ormai povero budget militare yankee».
«In realtà, Osama non esiste. Si tratta di un attore fallito di Hollywood a cui è stato dato il credibile ruolo di terrorista internazionale in mancanza delle alternative da Guerra Fredda», ci rivela, invece, la nostra fonte anonima della CIA (Comitato Informazione Alternativa), «e, come avviene in tutte le serie tv, semplicemente si è stufato, visto che ormai tutti lo identificano con il cattivo, mentre lui vorrebbe recitare ora in un ruolo più leggero, magari con una particina da gladiatore egiziano in Spartacus, sangue e sabbia».
Nel mentre, anche l'ONU ha ingiunto agli Stati Uniti d'America di dare maggiori informazioni sull'operazione di Abbottabad. Le nostri fonti, da cui ci dissociamo totalmente, ci fanno sapere che sarà inviata una foto di Achmed the Dead Terrorist.

martedì 19 aprile 2011

Per un pugno di debiti

Gli Stati Uniti d'America (o U.S.A., o anche Usa, per gli amici, ma anche "Usa e getta" per i cinesi che detengono buona parte dei titoli statunitensi) hanno sofferto un duro colpo allo scoprire tra rating, outlook, defaultstandard e poor (parole necessariamente anglofone per indicare grandi quantità di denaro, che non sono alla portata dei comuni mortali) di avere un forte debito pubblico. Molti dicono che dipende dal famoso "tetto legale del debito Usa", altri affermano che la spesa militare prima o poi avrebbe passato fattura, ma comunque il risultato finale è lo stesso: negli Stati Uniti d'America fra poco finiranno non solo i soldi, ma anche i debiti.
Denaro, denaro, tienimi caro
DSK, famoso direttore generale dell'FMI, ha già pensato ad una soluzione: «Gli Usa avranno la possibilità di aderire fin da subito al movimento mondiale per la cancellazione del debito dei paesi più poveri, garantendo il pagamento dei propri Titoli di Stato attraverso versamenti gratuiti ed abbondanti di cultura statunitense. Presto qualsiasi dirigente di fondo obbligazionario potrà avere un Lebron James giocando nel cortile della scuola dei propri figli».
«La soluzione è ovvia per aiutare a risolvere il problema del debito pubblico: nella prossima dichiarazione dei redditi basterà donare il proprio cinque per mille agli Usa», propone Tremonti.

domenica 3 aprile 2011

Obama assume Martufello

Si avvicinano le elezioni presidenziali neli Stati Uniti d'America ed il presidente Barack Obama sembra intenzionato a ricandidarsi per un secondo mandato dopo la vittoria del 2008. Visto che risulta esaurito l'effetto sorpresa dovuto al colore della sua pelle, ha vagliato varie opzioni per captare il voto progressista radical chic come farsi gay, farsi donna o addirittura indossare un nuovo paio di occhiali con la montatura nera, un po' da nerd.
Yes, he can(didato)
Le soluzioni proposte si sono dimostrate troppo complicate, per cui ha deciso di basare la propria campagna elettorale su Martufello, che sarà il leader della sua equipe per la campagna elettorale, garantendosi così le migliori barzellette del pianeta. 
L'esempio di Berlusconi ha attirato l'attenzione di Obama, che non sa spiegarsi il fatto che l'Italia continui a tollerarlo: anzi, grazie ad un sondaggio della CIA e di Wikileaks, si è reso conto della grande popolarità del premier italiano, docuta quasi esclusivamente alla sua straripante simpatia.
È allo studio, poi, anche la possibilità di comprare una squadra di basket femminile per essere sicuro di avere dalla sua parte belle ragazze, alte ed abbronzate, vista la grande quantità di giocatrici di colore.
Probabilmente verrà assunto anche Arturo Brachetti, grandissimo cabarettista, per insegnare agli americani l'arte del trasformismo da applicare alla politica, vista l'indisponibilità del "gruppo dei responsabili" che responsabilmente ha deciso di restare in Italia.
Le prime dichiarazioni di Martufello sono già un must«A me mi piace la campagna, poi se è elettorale non fa niente».