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domenica 28 agosto 2011

Padania un po' libera

A partire dal 31 settembre 2011 la Padania sarà libera, come qualsiasi altro stato riconosciuto a livello internazionale, nei giorni in cui le dichiarazioni degli esponenti della Lega siano in grado di vincere il DPC (Daily Politics Crap):  si tratta di un indice internazionale, frutto della comparazione dei giornali di tutto il mondo, che assegna il premio alla "stronzata politica della giornata". Dopo tanta insistenza sull'argomento indipendentista, ora la Lega potrà avere l'indipendenza che ha sempre voluto, ma i suoi leader dovranno dare il meglio: la dichiarazione di indipendenza della Lega è, quindi, vincolata quotidianamente con la capacità dei suoi uomini politici di dire la "peggiore vaccata" a livello planetario. L'allenamento del Trota degli ultimi anni darà forse risultati, ma la concorrenza mondiale sarà di grande livello.
Una t-shirt molto profetica
«Spararle grosse sarà una garanzia effettiva di ottenere qualcosa in cambio, era ora», dice Mario Adinolfi.
«L'indipendenza della Padania, allora, avrà i suoi peggiorni nemici nei vari alleati politici della Lega, anche se gli altri politici italiani non sono da meno».

lunedì 11 luglio 2011

Fuma padano

"Fuma bene, fuma sano, fuma solo padano" sarà lo slogan di questo nuovo prodotto in vendita da pochi giorni. La necessità di una marchetta, come nel miglior giornalismo contemporaneo, abbinata alle pressioni politiche legate alla crescita di notiziedelfuturo, ci obbliga a questo articolo pseudoscientifico per presentare "Terre del Nord", le sigarette della Padania.
Padania in fumo (che uccide)?
«Noi padani avevamo veramente bisogno di fumare qualcosa di più nostro», illustra Eridano Tabacchino, l'ideatore dell'unica ed inimitabile sigaretta del nord. «A molti è sembrata una becera strategia di marketing, ma il nostro è un reale attaccamento alla nostra terra, la Padania, ed ai suoi valori. È vero, però, che stiamo preparando anche i sigari "Terre del centro", che si chiameranno Granducato Toscanaccio, ed il tabacco drum "Terre del Sud", che si chiamerà Mezzogiorno di fumo».
«Questo prodotto, poi, non ha nessun valore politico: il fatto che il pacchetto sia di un colore verde Lega è casuale. È il verde della pianura padana che si sente fin dalla prima boccata».
«Per dare un sapore unico al nostro tabacco lo facciamo stagionare vicino ai nostri migliori rifiuti tossici, quelli che non riusciamo nemmeno a smerciare nel Sud Italia. Accendendosi una Terra del Nord, inoltre, si sprigionerà una grande quantità di fumo, che darà la sensazione familiare di trovarsi nel bel mezzo di un tipico banco di nebbia padana».
«Ovviamente le nostre sigarette sono state autorizzate dai Monopoli di Stato con una piccola precisazione da fare: ci siamo informati, Monopoli si trova in Puglia (sappiamo benissimo che non è solo il gioco da tavolo), per cui abbiamo chiesto l'immediato decentramento a Busto Arsizio, che è dove ci hanno dato l'autorizzazione».
«Avevamo pensato anche ad una versione 100's, però il fatto di chiamarle "Terrone del Nord" ci ha fatto cambiare idea, visto che non siamo riusciti a pensare ad un accrescitivo della parola "Terre" per far capire che era solo una sigaretta un po' più lunga della norma», conclude il Tabacchino mentre si allontana tossendo dopo averci offerto una delle sua sigarette verdi, che non abbiamo potuto evitare di accendere.

sabato 9 luglio 2011

Punti cardinali africani

La proclamazione ufficiale del 54º stato africano (un po') indipendente, il Sudan del Sud, ha scatenato una ridda di voci sul futuro di questo paese. Il problema reale sarebbe l'utilizzo di un punto cardinale nel nome ed in particolare del sud. Tali critiche sono di pura facciata, visto che i venditori di armi di tutto il mondo si fregano già le mani, perché ogni paese dell'Africa subsahariana con risorse naturali come minerali rari, pietre preziose e petrolio si trasforma automaticamente in uno scenario di guerra dove le armi occidentali la fanno da padrone.
Paese nuovo, business nuovo
«È una manna dal cielo, quasi nessuno si aspettava un'altra nuova guerra per l'oro nero (ovviamente non si tratta delle scarse risorse umane del posto, anche se mi hanno detto che gli indigeni autoctoni sono molto neri)», dice tra il serio ed il faceto John Wayne Berettamembro onorario dell'NRA, inventore delle lobby 2.0 delle armi ed amante della caccia all'uomo con il suo adorato terrier AK-47.
«La vera benedizione è costituita dall'esistenza dei punti cardinali in Africa: basterà dire a quelli del Sudan del Nord che quelli del Sudan del Sud hanno uno stato tutto loro, mentre quelli del Sudan dell'Est offendono le loro madri nell'indifferente disprezzo del Sudan dell'Ovest per avere una bella e redditizia guerra civile africana».
Le reazioni più inattese si sono avute, però, in un paese dove il disinteresse per le questioni africane è all'ordine del giorno come l'Italia
Lo vuole copiare la Lega
«Guarda che per fare la secessione non ci vuole molto, bastano un po' di gestacci», così esordisce Hans Foradiballënil nuovo consulente politico della Lega, il navigato amante del razzismo in ogni salsa, «e da questo punto di vista uno dei nostri grandi leader storici, Umberto Bossi, è all'avanguardia».
«Oltre ai gesti per indicare "secessione" ed "unita d'Italia", stiamo pensando di introdurre innovazioni rispetto al referendum del Sudan anche per dare significato ad altre ed eventuali volontà elettorali: il "dito medio" da intendersi come "non sa/non risponde" e le "corna" da intendersi come "volontà elettorale di avere non una sola Padania, ma almeno due" (non riproduciamo i gesti di queste due opzioni perché non sono comprensibili per tutti i radical chic del paese)», conclude Herr Foradiballën.
«Questo nuovo paese sarà presto distrutto, nasce sotto una cattiva stella: si dice che utilizzerà Nord sud ovest est degli 883 come inno nazionale», annuncia in una conferenza stampa Mauro Repetto.