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mercoledì 30 marzo 2011

Un muro alto alto alto...

Domani si terrà all'Hotel KKK di Pantelleria un prestigioso convegno internazionale il cui titolo evoca la soluzione definitiva per i problemi europei, relativi all'immigrazione: "Un muro alto alto alto alto alto", patrocinato dall'Unione Europea ed organizzato da due grandi politici italiani come Carmine Rotunno e Michele Ramaglia.
Parte del muro in alto mare
La soluzione, di cui si discuterà durante tutta la giornata, sarà quella di creare un muro nel Mediterraneo, con il quale separare Africa ed Europa, garantendo la sicurezza (sic!) di quest'ultima.
Fondamentali saranno le dimensioni del muro che dovrà essere tanto alto quanto largo per poter installare basi militari sulla sua cima: sarà così più facile difendersi dai veementi attacchi delle barche piene di immigrati , armati di fame e disperazione (due temibili armi di ultima generazione) ed effettuare utili missioni di pace nei paesi limitrofi.
Il momento più importante del convegno sarà probabilmente il seminario "Ce n'est pas nous qui sommes racistes, ce sont eux qui sont immigrants", organizzato dalla Gendarmerie de Vintimille (ma che si svolgerà, in parte, nella nuova villa di Berlusconi a Lampedusa), in cui si discuterà sui motivi reali che portano i diseredati del mondo a voler invadere i ricchi paesi europei: «Non cercano una vita migliore, vogliono solo un livellamento verso il basso delle condizioni di vita dell'intero pianeta, condividendo la nostra vita di merda», afferma senza mezzi termini il leader dei raccoglitori di pomodori del Sud Italia, il Sig. Cirio Pomì.




COMUNICAZIONE DI SERVIZIO
Questo piccolo progetto mi sta molto a cuore, non posso negarlo.
Propongo, quindi, una piccola iniziativa per far crescere questo blog, creando i presupposti per convertirlo in un luogo dove sviluppare idee, sebbene il punto di partenza sia solo un abbozzo di satira.
Se ti piace quello che leggi (suggerisco di leggere più di un articolo: in poco più di un mese sono già stati scritti 28 "pezzi", compreso quello che hai appena letto), ti suggerisco di copiare ed incollare il link di questo articolo (o di uno che ti è piaciuto) in un'email da mandare a persone con una sensibilità affine.
In poche parole, vorrei essere presentato a persone che forse potrebbero apprezzare le cose che scrivo.
Questo è anche un esperimento per verificare quanti lettori hanno la volontà per arrivare fino in fondo ad ogni articolo.
Grazie

martedì 29 marzo 2011

Ci vuole la Marina

La situazione a Lampedusa è ormai insostenibile, per cui si attende l'intervento del classico deus ex machina per risolvere il problema «possibilmenente a tarallucci e vino», fa sapere Karima Ngo, la rappresentante degli sbarcati da poco a Lampedusa, evidentemente stremata dalla fame.
La Marina Sirenetta
Si reclama l'intervento della Marina, quindi, ma non quella Militare: sarà Marina Villa, l'ormai nota "cittadina aquilana" made in Mediaset a ridare speranza ai poveri immigrati.
«Il piano è semplice: mi travestirò da Sirenetta, facendo finta di essere quella originale. Sarà facile convincere l'audience, visto che canterò una versione alternativa di "In fondo al mar", accompagnata dal granchio Sebastian Maroni e dal pesciolino Flounder Borghezio», ci sussurra con aria da attrice consumata, passandoci il testo di "In mezzo al mar".
«Una volta conquistato il gentile pubblico, darò loro una buona notizia: tutte le belle ragazze magrebine appena sbarcate avranno da subito un posto nella vita pubblica italiana, visto il vuoto creato da Ruby». Più che soddisfatta, conclude: «Per tutti gli altri profughi non saprei cosa dire, non c'è scritto niente sul copione, in cui, tra l'altro, si suggerisce di elargire sorrisi e di ordinare alle mie due mascotte di sparare ad altezza d'uomo se provano ad infilzarmi con uno spiedo. Stavolta la mia performance sarà gratuita, sperando che questa nuova interpretazione mi apra le porte di qualche fiction importante».

Ecco l'incipit della canzone:
Le coste del tuo vicino
ti sembrano meglio, sai
Vorresti allontanarti dalla guerra
Non sai che gran sbaglio fai
Se poi ti guardassi intorno
Vedresti che il nostro paese
non è pieno di meraviglie
come credi tu
In mezzo al mar
In mezzo al mar
Stare in Libia è molto meglio
Credi a me
Quelli laggiù ci snobbano
In quel paese non vengono
Mentre con la fame
Ce la spassiamo
In mezzo al mar