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giovedì 28 luglio 2011

Enlarge your trial

Domani sarà discusso in Senato il DDL 2567, che originariamente era una modifica del Codice di Procedura Penale (che avrebbe dovuto marcare l'inapplicabilità del giudizio abbreviato a tutti i delitti puniti con la pena dell'ergastolo), che si è trasformata in qualcosa di più dopo le modifiche alla Camera, che sono state sottolineate dal fatto che il Governo ha posto la fiducia sulla votazione di domani mattina. In termini tecnici, si vuole riscrivere l'articolo 190 C.P.P. nel senso di dare una maggiore libertà all'imputato (ed al suo avvocato difensore) quando si tratta di introdurre le prove nel processo penale (con la possibilità, addirittura, di interrogare da solo i testimoni o l'eventuale persona offesa dal reato); in parole povere, si vuole dare la possibilità di allungare una lista testi ad libitum, trasformando un processo in un iter quasi infinito.
Dopo mesi parlando di processo breve, ora si parla di processo lungo: ciò è dovuto all'arrivo di un prodotto che ha sconvolto la vita di molti parlamentari, "Enlarge your Trial".
Orsacchiotti allungando cose
«È una vera chicca, un prodotto speciale per l'Italia», illustra Willy Largerprick.
«Nel vostro paese è veramente importante la lungaggine, che tutto sia tirato per le lunghe, che il rotolo di carta igienica o di carta da cucina sia infinitamente lungo: ho solo sfruttato una necessità latente ed inventato un prodotto in grado allungare qualsiasi processo, iter, procedimento o prassi con un risultato garantito nel 100% dei casi».
«Da quando ho iniziato a mandare e-mail al Parlamento italiano, poi, si è scatenata una vera ridda di voci su questo prodotto nelle alte sfere dei salotti romani: forse il fatto di non leggere almeno il titolo dell'email, confondendo la parola inglese trial (processo) con la parola inglese penis (termine di difficile traduzione), ha causato grandi aspettative. Ora tutti vogliono allungare tutto, ma non si sa bene come: in fondo, il mio "Allungaprocesso" è come quella legge ad personam che ognuno di noi ha sempre voluto per se stesso».
In una vera casta servono segni di riconoscimento
«Per i primi cento che inviano un assegno in bianco a wl@enlargeyourtrial.com c'è in omaggio anche una bella copertunica, un nuovo articolo che permette di sentirsi come uno della casta (vestito come un appartenente ad una setta colorata), ma con l'eleganza di una tunica ed il calduccio di una coperta», avvisa Willy.

lunedì 14 marzo 2011

Processo breve nucleare

Se in Giappone preoccupa la crisi relativa alla centrale nucleare di Fukushima, in Italia a questa preoccupazione comune si aggiunge quella del processo breve: facciamo una fusione, hanno proposto allora Zichichi ed Alfano (pur essendo d'accordo sulla parola, non si crede che abbiano voluto dire esattamente la stessa cosa).
Durante il convegno sullo "Sviluppo sostenibile dei processi a carico d'incensurati abbienti e rapporto con le fonti di energia rinnovabili come il denaro", i due illustri siciliani hanno annunciato una sinergia fra politica e fisica, i due campi dello scibile umano dove è possibile dividere un capello in due all'infinito. La soluzione per il processo breve si troverebbe nell'energia nucleare, e viceversa: le radiazioni nucleari garantirebbero un'abbassamento della vita media dei processi senza alcun bisogno di inventarsi un provvedimento legislativo di dubbia costituzionalità. A sua volta l'impegno dello Stato nel non punire condotte penalmente rilevanti, a distanza di un lasso relativamente breve di tempo, potrebbe dare il "la" ad una decadenza accelerata delle scorie («anche quelle della società o della magistratura», dichiara orgoglioso il Guardasigilli).

Godzilla, de lege ferenda
Godzilla, già eletto presidente della commissione sul processo breve nucleare, ha inviato un messaggio molto chiaro: «Non sono un kaiju», ricordando le dichiarazioni di un famoso allenatore di calcio portoghese. «Il nostro scopo non è far girare i protoni e gli elettroni alla gente, ma garantire un processo pulito per ottenere l'energia necessaria a far funzionare la giustizia in Italia. Grazie ai mostri come me l'umanità ha sempre sperimentato uno straordinario progresso in ogni campo».