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giovedì 7 luglio 2011

Mala-Femen

La situazione politica italiana è talmente ingarbugliata che solo una rivoluzione potrebbe riportare un po' d'ordine nel paese. Un cable di Wikileaks rivelerebbe un'ipotesi della CIA: fondare una cellula di Femen in Italia per iniziare a dare agli italiani nuovi strumenti di dissenso politico. Femen è l'associazione di giovani ucraine che esprimono forti critiche al governo del proprio paese, manifestando in topless ed in abiti succinti.
Simulacro di politica in topless
«Belle donnine nude sarebbero un richiamo impressionante per gli italiani», si legge nel documento, «abituati fin da bebè a suggere da seni che vogliono abbandonare il più tardi possibile».
«L'opinione pubblica italiana ha bisogno di una scossa che può essere data solo da un bel paio di seni all'aria», rivela Maria Tettenko«visto che l'ideologia in politica non ha più nessun appeal, abbiamo deciso di convertirci in quel qualcosa in più di un "carro di buoi" che possa "tirare" gli italiani fuori dalla situazione in cui si trovano».
«Superiamo il concetto di rivoluzione dal basso con lo step successivo: la rivoluzione delle parti basse, è il nostro slogan».
«Il nostro terrorismo femminismo darà risultati: lo sanno tutti che gli uomini guardano solo nelle scollature mentre parliamo con loro, circostanza che ci permetterà di agire praticamente indisturbate», conclude la leader ammiccando.

giovedì 5 maggio 2011

Fotogenia terrorista

Perché non ci sono foto del cadavere di Osama Bin Laden? E perché Obama non vuole mostrarle all'opinione pubblica  nel caso remoto in cui le stesse realmente esistano?
Indovina Chi?
Due importanti esperti internazionali hanno deciso di fare luce sul tema.
Per evidenti ragioni di sicurezza tali fonti resteranno anonime.
«Obama custodisce gelosamente le foto del povero cadavere di Osama vicino al suo Premio Nobel», ci fa sapere la nostra fonte anonima, che ha un amico al Dipartimento di Stato U.S.A., che porta il caffé a Hillary Clinton tutti i giorni, «visto che ha intenzione di farne un calendario allegato a quello dei pompieri di New York per raccogliere fondi utili a finanziare l'ormai povero budget militare yankee».
«In realtà, Osama non esiste. Si tratta di un attore fallito di Hollywood a cui è stato dato il credibile ruolo di terrorista internazionale in mancanza delle alternative da Guerra Fredda», ci rivela, invece, la nostra fonte anonima della CIA (Comitato Informazione Alternativa), «e, come avviene in tutte le serie tv, semplicemente si è stufato, visto che ormai tutti lo identificano con il cattivo, mentre lui vorrebbe recitare ora in un ruolo più leggero, magari con una particina da gladiatore egiziano in Spartacus, sangue e sabbia».
Nel mentre, anche l'ONU ha ingiunto agli Stati Uniti d'America di dare maggiori informazioni sull'operazione di Abbottabad. Le nostri fonti, da cui ci dissociamo totalmente, ci fanno sapere che sarà inviata una foto di Achmed the Dead Terrorist.

martedì 3 maggio 2011

Terrorismo con problemi

Oggi la redazione si è trasformata in un vero e proprio studio da psiscoterapeuta!
Il Terrorismo è arrivato, si è sdraiato su di un divano (che ha fatto egregiamente le veci del lettino dello psichiatra) e si è sfogato un po' davanti al nostro sguardo impaurito.
Ma non ditelo a lui
«Non sono così cattiva come dicono le persone che non mi conoscono», ci racconta Terri (dice di voler essere chiamata così e la sua parrucca dai lunghi capelli biondi suggerisce di prenderla sul serio).
«In realtà, ho due grandi problemi: le persone che dicono di non  volere più avere niente a che fare con me (cercando ogni scusa per poi frequentarmi di nascosto) e le persone che mi utilizzano per arrivare ai loro loschi fini nel modo più spudorato».
«A volte penso addirittura che non esisto: Terri, ma i mass media mi chiamano sempre Terrorismo, è la vera vittima dei terroristi». «Chi compie atti barbarici si nasconde dietro la sua presunta "giusta causa": poco importa se  i terroristi si scudano dietro ridicole giustificazioni legali internazionali o semplicemente sono mossi dall'odio per il diverso. Il succo della mia vita è e sempre resterà la violenza e devo dire che sono piuttosto stanca».