Visualizzazione post con etichetta musica. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta musica. Mostra tutti i post

mercoledì 27 luglio 2011

Disco App per Björk

Dopo la notizia dell'uscita del brano Crystalline e del prossimo album Biophilia di Björk come app a pagamento con la quale gli utenti ed i fan potranno giochicchiare con la musica dell'originale artista islandese (scomponendo e ricomponendone i pezzi mentre si "viaggia" attraverso suggestive immagini tridmensionali) una grande firma dell'intrattenimento online, la prestigiosa Fankazzescion Entertainment (piccola società tutta italiana dietro la quale si nasconde un immenso genio factotum, Picci Azzeccato: il soprannome è il tenero diminutivo di Pierluigi, ma anche un ossequio all'abbreviazione di personal computer) ha deciso di prendere la palla al balzo per lanciare un po' di app creative.
Il tipico caos di Björk, fatto app
«Eh, già, non, qua, va, ma sono solo alcuni dei monosillabi di cui si compongono spesso le canzoni di Vasco Rossi», spiega Picci.
«Con la nuova Vasco App-Ez-Zi ogni fan può comporre il pezzo che avrebbe sempre voluto sentire, aggiungendo un bel riff di chitarra a caso per dare alla proprio canzone una parvenza rock».
«A partire da domani, oltre all'app del Blasco, sarà disponibile anche un prodotto ancora più creativo. Si chiamerà Italian Pop App-osta e permetterà di mischiare, ad esempio, le vocali nasali di Eros Ramazzotti, parole incomprensibili pronunciate a caso da Tiziano Ferro e l'evidente sigmatismo di Jovanotti per far sì che ogni utente possa riscrivere la storia della musica leggere italiana al modico prezzo di 3,99 euro», conclude il piccolo geek con un grande fiuto per gli affari (la metà del suo mostruoso patrimonio viene dalla sua prima app, quella che trasformava un iPad in uno skateboard).

venerdì 22 luglio 2011

Pianissimo Marshall

Proprio ieri i leader d'Europa hanno deciso di salvare (definitivamente?) la Grecia con un massiccio piano di aiuti, paragonabile al mitico E.R.P., che ha risollevato il Vecchio Continente dopo la Seconda Guerra Mondiale. Ovviamente le banche (e tutti gli altri tipi di entità private) interverranno solo volontariamente nelle operazioni di salvataggio, mentre il fondo salva-Stati interverrà per salvare gli stati che stanno per toccare il fondo, prospettando quella che sarà la futura agenzia europea del debito. La musica è la stessa di sempre, ma finalmente si autorizza ognuno a cantarsela e suonarsela da solo, come vuole.
Come salvare un paese dai debiti
«Questo non è un vero piano Marshall, è un pianissimo», ci spiega un esperto di economia e musica, il Prof. MWR (Money With Rhythm
«Un'analisi monetaria economica e dinamica indica il movimento dei capitali come se fosse una musica che viene ascoltata quasi sempre dalle stesse persone. Il ritmo e l'intensità con i quali il denaro ritorna alle tasche dei cittadini è proprio pp ("pianissimo")».
«Ormai la sinfonia del mondo è quella dei registratori di cassa che le persone comuni non riescono nemmeno ad udire: si parla di soldi come se fossero note musicali di una canzone inaudibile. Visto che non sono alla portata dell'udito umano, si può dedurre che queste monete-note musicali diano come risultato una melodia che non esiste per tutti», conclude fischiettando il Prof, «il flusso della musica, quella mainstream (quella che dovrebbe piacere a tutti, perché sì) andrà sempre nella direzione migliore per la sopravvivenza della stessa a prescindere dai suoi poveri ascoltatori».

sabato 16 aprile 2011

Vivo o niente?

La pubblicazione del nuovo disco di Vasco Rossi ha portato con sé innumerevoli polemiche per il suo titolo dai toni molto evocativi: "Vivere o niente".
Vasco vive bene, noi niente
«Oggigiorno si può scegliere proprio tra "vivere o niente", è l'alternativa reale per i giovani», spiega il noto critico musicale marxista, Rolling Balls Internazionale.
«Si tratta di una triste alternativa addirittura peggiore di quella tra vivere o morire, alla quale devono fare fronte, comunque, vari strati della popolazione mondiale».
«Anche se molti fra i lettori non saranno d'accordo, sono costretto a dire .che Vasco non è Dio e ve lo riassumo mettendo insieme titoli dell'ultimo disco "Eh... già, vivere non è facile, vivere o niente". Tali dimostrazioni sgrammaticate di qualunquismo hanno, però, il pregio di riassumere l'attuale dicotomia tra chi vive e chi non ha niente: tra il giovane figlio di un politico ed un giovane precario qualsiasi, tra un vecchio rocker adorato da tutti ed i membri di piccole band emergenti con molto da dire, tra chi fa parte del mondo dell'entertainment e chi lo ammira (forse perché non ha niente di meglio da fare)».
La replica del Blasco non si è fatta attendere: «I critici musicali ed i comuni cittadini ne devono mangiare di polenta per potersi confrontare con me, che di vita e vivere ne so tanto da poterci scrivere parecchie canzoni quasi identiche tra di loro».