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lunedì 1 agosto 2011

Colonia Satira

Siamo ormai nel clou dell'estate, il mese d'agosto, il momento in cui tutti vanno in vacanze, anche la politica, come se ne avesse bisogno. In realtà, nel 2011 la crisi (non si sa bene quale) tiene in scacco i politici nostrani, obbligandoli forse a prendersi cura degli interessi dell'Italia in quello che Calderoli ha definito un campus. Se l'idea andasse in porto, l'Intruso, fondatore di questo sito, nonché nuova leva della satira nazionale, ha intenzione di aprire e gestire una colonia estiva al mare, con lo scopo di sfruttare questa imperdibile occasione per insegnare satira a tutti quelli che ne vogliono carpire i segreti più nascosti (un po' come in un corso SEO). Sono stati già contattati probabili relatori come Mauro Biani, quasi tutti gli iscritti al forum di www.spinoza.it, Lia Celi, il team al gran completo di www.umoremaligno.it (quest'ultimo avrebbe già risposto con un impreciso vaffa) ed altri esponenti di spicco della satira nel nostro paese.
Qui si impara a fare satira
«L'occasione è molto ghiotta: normalmente ad agosto la satira giace languida, grigia ed apatica, forse a causa della mancanza di soggetti e temi su cui satireggiare (un po' come accade nella versione estiva del TG2 - Costume e Società)», prova a raccontare l'Intruso.
«Quest'anno, invece, la politica forse sarà al lavoro, dandoci molto materiale su cui lavorare; se, al contrario, i politici decidessero di infischiarsene della disgraziata situazione del paese, potremmo comunque riutilizzare i 100 migliori post di questo blog (sui poco più di 150 già scritti), una vera bibbia della satira contemporanea, dove si trova l'abc per fare buona satira».
«A seconda del numero di partecipanti e dei soldi che sono disposti a pagare per riuscire finalmente a fare battute decenti sul Facebook (stupendo i propri contatti con battute e freddure), sceglieremo la migliore location per la nostra colonia: attualmente la scelta è tra Ischitella, in Campania, e Porto Cervo, in Sardegna, ma molto dipenderà anche dalla sede del campus di lavoro in cui si concentreranno i parlamentari italiani, visto che vorremmo osservarli da vicino per sviluppare al meglio i concetti di base della satira politica (insultare attraverso i difetti fisici per molti è un must)».
«Sebbene non si conosca ancora dove vogliano andare a lavorare, alcuni indizi fanno pensare a Villa Certosa, dove c'è spazio per tutti: le commissioni sotto gli ombrelloni, l'opposizione in piscina ed il governo al buffet. Ci sarebbe posto anche per i sindacati (con tanti invitati ci sarebbe bisogno della servitù) e Confindustria (qualcuno dovrà pur occuparsi del catering). Il Bel paese otterrebbe risposte serie grazie all'impegno in vacanza dei suoi rappresentanti politici (questa forse sarà la battuta con cui si inizierà il nostro primo workshop "Come far sembrare qualcosa di politico una frase satirica a caso, e viceversa")», chiosa l'Intruso.

sabato 16 luglio 2011

Ballando con la scuola

Il latino ha ormai fatto il suo tempo, ma nessuno si aspettava che venisse del tutto cancellato con un colpo di spugna, così all'improvviso, nottetempo in un'ennesima riunione notturna del Parlamento. Non c'è più niente da fare: a partire dall'anno scolastico 2011/12 la lingua latina verrà sostituita dai balli latino-americani.
Immagine di una lezione
«I giovani non hanno bisogno di imparare cose inutili per il loro futuro professionale ed una lingua morta, che in molti utilizzano per darsi delle arie come tanti sapientoni, è esattamente ciò che non fa al caso loro», spiega Gabriella Culturella, prima firmataria del progetto di legge.
«Finalmente nessuno si sentirà più impacciato ai villaggi vacanze quando arriva il momento del Tiburón o di Mueve la colita. Per tutti sarà più facile trovare un partner, socializzare si convertirà in un compito meno duro grazie ai movimenti sexy dei fianchi».
«Tra l'altro, verrà abolita la versione di latino tra le prove di maturità al liceo, sostituendola con una bella coreografia di gruppo».
«La parte più interessante del provvedimento, però, è un'altra: la scuola pubblica sarà il posto ideale per reintegrare nella società centinaia di cubane e venezuelane, che sono ormai senza lavoro dopo la chiusura dell'Olgettina, di Villa Certosa e tanti altri posti simili. Per evitare che tornino a cadere in tentazione diventeranno da subito insegnanti con uno stipendio medio di quattordicimila euro al mese. Questo governo conferma ancora una volta, se ce ne fosse stato bisogno, che è sempre dalla parte dei più deboli».