sabato 16 aprile 2011

Vivo o niente?

La pubblicazione del nuovo disco di Vasco Rossi ha portato con sé innumerevoli polemiche per il suo titolo dai toni molto evocativi: "Vivere o niente".
Vasco vive bene, noi niente
«Oggigiorno si può scegliere proprio tra "vivere o niente", è l'alternativa reale per i giovani», spiega il noto critico musicale marxista, Rolling Balls Internazionale.
«Si tratta di una triste alternativa addirittura peggiore di quella tra vivere o morire, alla quale devono fare fronte, comunque, vari strati della popolazione mondiale».
«Anche se molti fra i lettori non saranno d'accordo, sono costretto a dire .che Vasco non è Dio e ve lo riassumo mettendo insieme titoli dell'ultimo disco "Eh... già, vivere non è facile, vivere o niente". Tali dimostrazioni sgrammaticate di qualunquismo hanno, però, il pregio di riassumere l'attuale dicotomia tra chi vive e chi non ha niente: tra il giovane figlio di un politico ed un giovane precario qualsiasi, tra un vecchio rocker adorato da tutti ed i membri di piccole band emergenti con molto da dire, tra chi fa parte del mondo dell'entertainment e chi lo ammira (forse perché non ha niente di meglio da fare)».
La replica del Blasco non si è fatta attendere: «I critici musicali ed i comuni cittadini ne devono mangiare di polenta per potersi confrontare con me, che di vita e vivere ne so tanto da poterci scrivere parecchie canzoni quasi identiche tra di loro».

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