mercoledì 25 maggio 2011

Un partito dei seggi vuoti

La poltronite è la grande malattia della politica italiana? Il poltronismo porta a vedere un incarico politico come un obiettivo da raggiungere e, quindi, non come un mezzo per fare il bene pubblico? Ti aspetti che Natuzzi parli di poltrone e divani, ma non vorresti che i politici sentissero un interesse esclusivo per quei posti a sedere? La soluzione la si può trovare nel sito seggivuoti.it, la nuova frontiera della politica.
Svuotare il Parlamento, votando
«Per ora si tratta di organizzarci» afferma il webmaster Demo Crazia (il signor Crazia padre ha avuto da sempre un debole per la politica), «ma in futuro formeremo un vero partito politico con uno scopo ben preciso: canalizzare i voti che si perdono a causa delle schede bianche, delle schede nulle e dell'astensionismo».
«Le maggioranze che si formano a seguito di una tornata elettorale con il 40% di astensione e con un bel numero di schede nulle (in cui normalmente il voto va ad un calciatore famoso o ad una bella gnocca; a volte si opta anche per il classico "Vergogna!") sono assolutamente artificiali» argomenta Demo, «noi vogliamo essere eletti per poi garantire che i nostri seggi nei consigli comunali come in Parlamento saranno vuoti. E no, non vogliamo emolumenti e pensioni, a cui rinunceremo non appena eletti. Vogliamo dare un segnale forte rispetto al tema della rappresentanza diretta nella democrazia: è bello immaginare il Parlamento in seduta comune come se fosse il 2 agosto con un paio di pianisti sparsi in aula». «Vogliamo che la politica si renda conto che si può fare a meno dei politici, soprattutto a quei prezzi», conclude Demo.
«Questi hanno proprio intenzione di toglierci il posto: essere un parlamentare assenteista non può diventare una posizione ideologica, ci vuole talento e costanza per farlo, ma non cervello», dichiara allarmato l'onorevole Antonio Gaglione.

10 commenti:

  1. In realtà, esiste qualcosa del genere... ed è una cosa più o meno seria... http://www.esconsenblanc.org/

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  2. E questo onorevole Gaglione ho come l'impressione che faccia rima!

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  3. In alternativa potremmo togliere le poltrone, i politici solo in piedi.
    Credo che questo farebbe la fortuna dei bar attigui ai centri politici locali e nazionali. Anzi, già che ci sono apro un bar a Roma, in attesa che tolgano le poltrone.
    Comunque il fine dei ns politici è quello di farci allontanare dalla politica, farci disinnamorare a tal punto da lamentarci e basta, mentre loro occupano gli spazi che ci hanno fatto odiare.

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  4. @Stone: l'onorevole Gaglione esiste (da cercare su wikipedia)...
    @NKW: quando apri il bar, chiamami... mi piacerebbe tornare a sputare nei caffè come facevo quando ero un giovane cameriere (scherzo, diciamo...)

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  5. io toglierei poltrone e personaggi!

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  6. mi stava scappando un commento anarchico e di questi tempi e meglio trattenersi....

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  7. Nino, puoi essere anarchico quanto vuoi... magari nei limiti imposti dalla legge...

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  8. no, è che ultimamente mi stanno facendo andare fuori di senno... ed ogni volta che li sento parlare, mi viene in mente un amico anarchico di mio nonno che, quando sentiva discutere di politica, mi diceva:
    Ne stato, ne chiesa, ne servi, ne padroni!!

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  9. stai attento, gli "onorevoli" sono così a corto di idee che tu potresti avergliene fornita una che prenderanno sul serio! Ma forse l'idea di rinunciare agli emolumenti non la rende praticabile. ;-)

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  10. È quella la chiave, Antonio, rinunciare ai soldi... e quindi al potere... a e quindi alla donnine nude di facili costumi... etc., etc.

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