sabato 9 luglio 2011

Punti cardinali africani

La proclamazione ufficiale del 54º stato africano (un po') indipendente, il Sudan del Sud, ha scatenato una ridda di voci sul futuro di questo paese. Il problema reale sarebbe l'utilizzo di un punto cardinale nel nome ed in particolare del sud. Tali critiche sono di pura facciata, visto che i venditori di armi di tutto il mondo si fregano già le mani, perché ogni paese dell'Africa subsahariana con risorse naturali come minerali rari, pietre preziose e petrolio si trasforma automaticamente in uno scenario di guerra dove le armi occidentali la fanno da padrone.
Paese nuovo, business nuovo
«È una manna dal cielo, quasi nessuno si aspettava un'altra nuova guerra per l'oro nero (ovviamente non si tratta delle scarse risorse umane del posto, anche se mi hanno detto che gli indigeni autoctoni sono molto neri)», dice tra il serio ed il faceto John Wayne Berettamembro onorario dell'NRA, inventore delle lobby 2.0 delle armi ed amante della caccia all'uomo con il suo adorato terrier AK-47.
«La vera benedizione è costituita dall'esistenza dei punti cardinali in Africa: basterà dire a quelli del Sudan del Nord che quelli del Sudan del Sud hanno uno stato tutto loro, mentre quelli del Sudan dell'Est offendono le loro madri nell'indifferente disprezzo del Sudan dell'Ovest per avere una bella e redditizia guerra civile africana».
Le reazioni più inattese si sono avute, però, in un paese dove il disinteresse per le questioni africane è all'ordine del giorno come l'Italia
Lo vuole copiare la Lega
«Guarda che per fare la secessione non ci vuole molto, bastano un po' di gestacci», così esordisce Hans Foradiballënil nuovo consulente politico della Lega, il navigato amante del razzismo in ogni salsa, «e da questo punto di vista uno dei nostri grandi leader storici, Umberto Bossi, è all'avanguardia».
«Oltre ai gesti per indicare "secessione" ed "unita d'Italia", stiamo pensando di introdurre innovazioni rispetto al referendum del Sudan anche per dare significato ad altre ed eventuali volontà elettorali: il "dito medio" da intendersi come "non sa/non risponde" e le "corna" da intendersi come "volontà elettorale di avere non una sola Padania, ma almeno due" (non riproduciamo i gesti di queste due opzioni perché non sono comprensibili per tutti i radical chic del paese)», conclude Herr Foradiballën.
«Questo nuovo paese sarà presto distrutto, nasce sotto una cattiva stella: si dice che utilizzerà Nord sud ovest est degli 883 come inno nazionale», annuncia in una conferenza stampa Mauro Repetto.

3 commenti:

  1. una cosa è certa: quelli del SUDan del SUD son proprio dei "terun d.o.c." !!

    (l'ha detta Borghezio.... ma se non l'ha detta l'ha pensata, sono sicuro!!)

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  2. Kermit, non ti dico quando si separeranno quelli del Sud-Sud-Sudan cosa penserà Borghezio...

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  3. ... magari stapperà una bottiglia di spumante padano...

    magari t'ispira:
    http://mariannadepadova.blogspot.com/2011/07/e-se-il-dopo-tremonti-fosse-tre.html

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