domenica 17 luglio 2011

Social Italian Change

Dopo la primavera spagnola si avvicina il turno di una stagione (a caso) italiana? Sembrerebbe di sì: a causa della polemica innescata da una manovra finanziaria brutale, che ricade esclusivamente sui meno abbienti, e dai costi della politica, in Italia c'è aria di rivoluzione, vera rivoluzione, come si deduce dalla proliferazione dei gruppi Facebook in materia.
Sarà il vero cambio italiano?
«Ho creato un nuovo gruppo FB Non c'è da cambiare l'Italia, ma la casta, un gruppo rivoluzionario e del tutto differente dagli altri», afferma Mimmo Scilipoti.
«Il cambio in Italia va guidato, non si può pretendere che un popolo abituato da secoli a subire ogni tipo di soprusi si trasformi in una massa rivoluzionaria: basterà dare piccoli ritocchi al concetto di casta per far sì che gli italiani tornino a guardare la loro classe politica con occhi diversi. Tutti, se lo vogliono, potranno entrare a far parte della casta, usufruendo dei suoi privilegi: basterà unirsi al gruppo!».
«Dietro a tutti questi gruppi Facebook si nasconde qualcosa di losco», confessa preoccupato Demo Crazia, il nostro esperto di politica in rete e di rete in politica, «è incredibile che si moltiplichino così velocemente, c'è qualcosa che non va».
Italia nel baratro? Facciamo gruppo
«Siamo di fronte ad un nuovo complotto del mondo politico ai danni dei cittadini, ma stavolta nelle reti sociali?» si domanda Demo.
«In molti rideranno di una così strana teoria, immaginando che l'incapacità dei vecchi politici di utilizzare i nuovi media (ma anche solo di spiegarli) sia tale da impedire una strategia in stile anonymous da parte loro. In realtà, i gruppi FB hanno un potere immenso: puoi scaricarci la tua rabbia e, nel mentre, cliccare su di un banner che ti vende un massaggio di un'ora ai piedi per soli 7 euro, il diversivo perfetto per smettere di pensare nella disastrosa situazione politica italiana. Se la religione è l'oppio dei popoli, il gruppo Facebook sarà la cocaina del popolo italiano: dà una sensazione di potere, accelerando il metabolismo, ma poi ti lascia com'eri prima (o anche peggio, a volte). L'estate italiana 2011 sarà così: tutti a proporre online, qualcuno a prendere le mazzate dal vivo, mentre il Bel paese cade inesorabilmente nel baratro», conclude Demo in un tenero afflato dall'infinita tristezza contemporanea.

6 commenti:

  1. Bah, io lo vedo solo come un mezzo, per comunicare e organizzare...certo un tempo le rivoluzioni non si facevano dietro ad un monitor, ma meglio cominciare da qualche parte che rassegnarsi col solito "ma che ce frega"
    Scilipoti comunque e' agghiacciante!

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  2. @AbnegazionEstrema, mi rincuora che ci siano ancora persone che ritengono Scilipoti agghiacciante. La cosa preoccupante è il livello di abitudine che abbiamo raggiunto riguardo certi personaggi. Ormai non ci indignamo più e loro possono affermare "missione compiuta".

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  3. capolavoro dei tuoi! ma la foto rende il tutto ancor piu capolavoro
    :-)))
    bacione
    ro

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  4. Sempre grande!

    Grazie mille per il commento... ti ho arricchito :-D

    CIAO!!!

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