lunedì 29 agosto 2011

Comuni ed articoli

L'odierno vertice di maggioranza ad Arcore ha avuto l'inestimabile pregio di salvare i comuni di meno di mille abitanti dalla scomparsa. La manovra finanziaria, però, non intendeva affatto cancellare località come Barolo o Portofino: c'era stato, infatti uno strano refuso, laddove l'espressione "i comuni", in realtà, si riferiva a "le comuni". Tali comunità autogestite, che fanno dell'autogoverno la bandiera dietro la quale nascondono la propria voglia di non fare niente per la società (tanto meno pagare le tasse), presto spariranno nel nulla dei loro assordanti colori psichedelici.
Visto che non c'è neanche una comune in Italia con più di mille abitanti, sarebbero state cancellate tutte con un colpo di spugna, apportando all'erario incommensurabili benefici come i raccolti di pomodori e zucchine dell'ultima estate, seminati da qualsiasi comunità autogestita italiana. Inoltre, tali cittadini italiani torneranno a vivere una "vita normale", convertendosi in ulteriori soggetti su cui esercitare una certa pressione fiscale (che, in ogni caso, dipende dal livello di ricchezza, e non ci si riferisce esattamente alla ricchezza spirituale).
Il consulente più in gamba del Ministero del Tesoro, il Dr. Spendispandieffendi, ci ha dato la sua lapidaria opinione.
Anche comuni così spariranno
«Tutti i comuni sanno creare ricchezza con lo scambio clientelare di voti e favori, le comuni non sanno neanche cosa sia la ricchezza: saranno soppresse per il brutto esempio che danno, non si può più permettere ai giorni nostri lo sfacelo della cultura comunitaria, hippie, del farsi le canne senza pagare con le piantine che hai seminato da solo», afferma il consulente esterno, che guadagnerà (magari in nero, forse con fattura o più semplicemente ottenendo una quota di un appartamento al centro) per questa frase qualunquista dai 1.300 ai 2.750 euro.

3 commenti:

  1. ahaha

    Grazie mille per il commento, CIAO!!!

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  2. avessero deciso di eliminare i luoghi comuni!

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  3. @Lario: sempre grazie a te per passare a salutare...
    @Antonio: i luoghi comuni, giammai...

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